sabato, Novembre 23

Interventi correttivi 2016: le misure

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INTERVENTI CORRETTIVI 2016

Le ragioni: Le difficoltà del settore sono sotto gli occhi di tutti – sempre meno giornalisti contrattualizzati, sempre minori retribuzioni – ed hanno inevitabilmente pesanti riflessi sugli enti di categoria. Per Casagit si prevede una riduzione delle entrate per contribuzioni, che scenderanno dagli 81,1 milioni del 2015 ai 78,3 milioni nel 2020. Per contro, i costi (prestazioni e gestione) saliranno dagli 83,8 milioni del 2015 ai 88,1 milioni del 2020. Di conseguenza, senza interventi, il patrimonio di Casagit (cioè la sua riserva tecnica) scenderà dai 34 milioni del 2015 a soli 1,7 milioni nel 2020 arrivando così alla insostenibilita del fondo: ed è appunto per evitare questo esito che Casagit deve far partire già dal 2016 una iniziativa, necessariamente molto articolata, a salvaguardia dei conti del prossimo quinquennio.

La strategia dell’intervento: Oltre a iniziative di contenimento delle spese di gestione (blocco delle assunzioni, risparmi di amministrazione), di governo della spesa (controllo sistematico su ricoveri e richieste di proroga, incentivo all’uso del Ssn, misure anti-abuso, sostegno alla appropriatezza prescrittiva, ecc.) e di strategia gestionale (consolidamento e ampliamento della rete di specialisti in convenzione diretta, incremento ricoveri “a pacchetto”, ecc.) da attivare nel quinquennio 2016-20, alcuni interventi sono tuttavia necessari già a partire dal 2016, con l’obiettivo di risparmiare fin da subito almeno 4,5 milioni l’anno.

 

LE MISURE CHE SCATTANO DAL 2016

  • Iva e bollo – nessun rimborso per Iva e bollo su ricoveri e prestazioni assoggettate (materiali, medicinali e confort). Fanno eccezione gli interventi “a pacchetto”, che saranno incrementati e per i quali il rimborso previsto dal tariffario comprende anche l’Iva. Sulle spese sanitarie l’Iva grava tra 4 e 10 per cento.
  • Diagnostica – introduzione di una franchigia del 15 per cento su accertamenti diagnostici effettuati privatamente. Sono escluse dalla franchigia le analisi cliniche e le radiografie, nonché tutte le indagini diagnostiche effettuate presso il servizio sanitario nazionale (Casagit rimborsa il ticket e la quota regionale).
  • Farmaci – rimborso al 50 per cento per medicinali fascia C, parafarmaci, omeopatici, galenici.
  • Fisioterapia – gravi disabilità conseguenti a stati di invalidità clinicamente accertati: massimo 104 sedute l’anno, con rimborso di 50 euro a seduta; disabilità conseguente a traumi che abbiano comportato ricovero o certificato di pronto soccorso pubblico con prognosi di almeno 20 giorni: 48 sedute per evento a 50 euro; per disabilità non comprese nei precedenti livelli: massino 12 sedute annue a 50 euro l’una.
  • Procreazione assistita – rimborso fino a 4.650 euro a disposizione della donna, nell’arco della vita a prescindere dal numero dei tentativi; rimborso fino a 1.000 euro per l’uomo, nell’arco della vita a prescindere dal numero dei tentativi.
  • Protesi acustiche – rimborso 1.500 euro (digitale singola), 2.850 (bilaterale), rinnovabili ogni 5 anni.
  • Ricoveri di medicina (senza intervento) – scompare la franchigia progressiva e resta solo la quota a carico fissa di euro 200 al giorno, dall’ottavo in poi.
  • Pensionati  Non Inpgi – sarà richiesto l’adeguamento al minimale contributivo.

 

Quote contributive nessun aumento: per i profili Uno, Due, Tre e Quattro, tutte le voci contributive restano invariate rispetto al 2015. Restano invariati anche i minimali e il massimale contributivo.

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Le misure scattano dal 1 gennaio 2016 e sono illustrate in dettaglio sul sito www.casagit.it.

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Alcune considerazioni – Per lo più si tratta di interventi con un impatto modesto per l’assistito Casagit, ma di rilievo complessivo per i conti della Cassa. Da considerare che sui farmaci Casagit ha un onere di spesa pari a 4,4 milioni di euro (bilancio 2014) e che il 63 per cento degli assistiti chiede rimborso farmaci Fascia C per meno di 100 euro l’anno, e il 32 per cento chiede rimborsi tra i 101 e i 500 euro annui. I rimborsi per fisioterapia hanno un costo complessivo pari a 4,154  milioni di euro (bilancio 2014) ma solo il 25 per cento della spesa (469 mila euro) è indirizzato a prestazioni a seguito di traumi gravi o interventi chirurgici: i tre quarti della spesa rimborsata vanno per la “lieve e funzionale”. Il costo complessivo per la diagnostica è pari a 7,3 milioni di euro (bilancio 2014); attualmente Casagit rimborsa il 100 per cento e non è in grado di governare questo flusso di spesa: in pratica, il socio può fare (e farsi rimborsare) tutti gli esami che crede. Così, il 15 per cento di franchigia per la diagnostica è indirizzato anche a scoraggiare eccessi ed abusi.

Scontrini parlanti – Da gennaio 2016, Casagit – alla quale l’Agenzia delle Entrate ha assegnato il ruolo di Ente certificatore – non potrà più rimborsare gli scontrini dei farmaci che non riportino il codice fiscale del socio per il quale sono sono stati prescritti. Ricordarsi quindi di presentare sempre in farmacia il tesserino sanitario.

 

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IL 18 GENNAIO 2016 A PERUGIA IL PRESIDENTE CERRATO SPIEGHERA’ LA MANOVRA

Con l’obiettivo di chiarire dubbi e fornire eventuali spiegazioni su tutti i punti della manovra il Presidente e il Direttore Casagit, Daniele Cerrato e Francesco Matteoli, parteciperanno ad un’assemblea dei soci che si terrà lunedì 18 gennaio (con inizio alle ore 11) presso la sala riunioni dell’Associazione Stampa Umbra e dell’Ordine regionale (Perugia, Via del Macello 55).

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