Ecco di seguito le risposte ad alcuni dei quesiti giunti al team cura la nuova rubrica Galassia previdenza. Per porre un quesito basta inviare una mail a galassia.previdenza@fnsi.it. Per ulteriori curiosità, invitiamo i colleghi a consultare le Faq (in continuo aggiornamento) che si trovano a questo link.
RICONGIUNZIONE SU INPGI, IPOTESI DA VALUTARE PER I FREELANCE
Quali sono i tempi per andare in pensione, e quanto prenderò, essendo nato a ottobre 1965 e con contributi versati dal 1996 tra Inpgi, Inps e Enpals?
Se il collega, dal 1996 in poi, non ha ‘buchi’ di versamenti nei vari enti (Enpals, Inpgi, Inps) al momento potrebbe avere circa 28 anni di contributi che, avendo 58 anni d’età da poco compiuti, danno una prospettiva pensionistica probabilmente solo con la ‘vecchiaia’ a 67 anni o oltre, dato che tra adesso e il 2032 (quando compirà 67 anni) l’età pensionabile può aumentare in base alle ‘speranze di vita’: in tal caso, ovviamente, l’ammontare della pensione dipenderà anche dai contributi versati nei prossimi anni.
In alternativa alla pensione di vecchiaia, potrebbe forse accedere al pensionamento con Inpgi gestione separata a 63 anni (con le attuali regole) portando all’Inpgi tutti i contributi con la ricongiunzione (legge n. 45/1990): un’operazione che per i liberi professionisti è gratuita, ai sensi dell’art. 6 del decreto legislativo n. 42 del 2006, e prevede una rivalutazione della contribuzione con il tasso annuo composto del 4,5%.
Si consiglia quindi alle colleghe e ai colleghi freelance di valutare tale opportunità rivolgendosi all’ufficio di corrispondenza Inpgi, nella sede dell’Associazione regionale di stampa, oppure scrivendo a: contributi@inpgi.it e si precisa che, in tal caso, il calcolo della pensione potrà avvenire solo dopo l’emissione da parte dell’Inps del ‘modello TRC’ che viene inviato all’Inpgi, e in copia all’interessato (che dovrà poi confermare l’adesione), dopo la richiesta di ricongiunzione, che può avvenire solo se il giornalista ha in corso il versamento contributivo all’Inpgi e non ha in corso una contribuzione Inps o in altro ente, né per un rapporto di lavoro dipendente e/o autonomo con altro ente, né in ragione di disoccupazione/Naspi.
PREPENSIONAMENTI TRA CALCOLI INPS E ‘RITA’ DEL FONDO COMPLEMENTARE
Quali sono le procedure da seguire in caso di prepensionamento, come faccio a sapere la mia pensione futura, quali moduli devo compilare e che consigli mi date?
Ai numerosi colleghi che fanno questo tipo di domande, segnaliamo che sull’ammontare della pensione di base può solo rispondere Inps Roma Flaminio (poiché l’Inps non ha ancora messo a disposizione delle sedi territoriali e dei patronati il software per calcolare la pensione dei giornalisti), quindi il consiglio è scrivere una mail a inpgiprestazioni.romaflaminio@inps.it chiedendo il calcolo fino al 30/6/2022 cui si sommerebbe, in caso di prepensionamento, la quota Inps non “ex Inpgi 1”: va ricordato che i tempi previsti nell’ipotesi di prepensionamento richiedono almeno 13 settimane di cigs prima della pensione.
Va aggiunto che il calcolo iniziale della pensione, che verrà comunicato da Inps Roma Flaminio, sarebbe provvisorio e, quando sarà ultimato il processo in corso di integrazione informatica, sarà corrisposta la pensione definitiva (con gli eventuali arretrati) da parte dell’Inps.
Inoltre, va specificato che la domanda di pensione è presentabile tramite qualsiasi patronato (può chiedere all’Associazione regionale di stampa se ci sono patronati convenzionati, ma tutti sono abilitati a inoltrare le pratiche, che sono gratuite) e la modulistica è quella dell’Inps. Una volta terminato il periodo di cigs, il giornalista può chiedere assistenza all’Associazione regionale stampa per le dimissioni online in vista del prepensionamento.
Se il giornalista, infine, intende chiedere al Fondo pensione complementare la RITA (Rendita integrativa temporanea anticipata) che è cumulabile con la pensione anticipata, ha un trattamento fiscale favorevole e si può incassare fino al compimento dei 67 anni, trova le informazioni in merito sul sito www.fondogiornalisti.it e comunque si tratta di una procedura da avviare quando non sarà più dipendente.
RISCATTO PERIODI FREELANCE GIOVANILI: SI ANTICIPA L’ETA’ DELLA PENSIONE
Qual è la mia situazione previdenziale, essendo nato nel 1965, iscritto all’Ordine come pubblicista dal 1984, con i primi contributi dal 1989 e l’iscrizione al Fondo complementare dal 1/1/1993: quando potrò andare in pensione?
Se il collega ha versamenti continuativi dal 1989, arriva quest’anno a 35 anni di contributi con 59 anni d’età anagrafica: in tal caso, si ritroverebbe ad avere un ottimo “zaino” previdenziale. Per andare in pensione, tuttavia, è ancora troppo giovane.
Se potesse recuperare, riscattandoli su Inpgi gestione separata, circa 5 anni di quando era collaboratore tra il 1984 (iscrizione Odg come pubblicista) e il 1989 (primo contributo come dipendente), arriverebbe quest’anno a circa 40 anni di contributi complessivi e si avvicinerebbe molto all’attuale “traguardo” dei 42 anni e 10 mesi (ridotti di 1 anno per le colleghe, per le quali sono previsti 41 anni e 10 mesi), cui si aggiungono 3 mesi di “finestra”: in tal caso, potrebbe andare in pensione a fine 2027, a poco più di 62 anni d’età.
Al riguardo, va precisato che sono riscattabili all’Inpgi, fino a massimo 5 anni, i periodi successivi all’iscrizione all’Ordine (non è riscattabile il biennio di attività propedeutico all’iscrizione nell’elenco pubblicisti), collocati entro il 31/12/1995, per i quali sia documentato lo svolgimento di una collaborazione giornalistica autonoma, sempre che tali periodi risultino privi di qualsiasi contribuzione previdenziale in altri enti/gestioni.
Edmondo Rho
Consigliere nazionale Fnsi – Curatore di Galassia previdenza