Il Consiglio nazionale della Fnsi «esprime la propria solidarietà ai tanti colleghi coinvolti e travolti dagli stati di crisi delle loro aziende editoriali, complice una legge sui prepensionamenti che ha distrutto i posti di lavoro, e stigmatizza il comportamento ai limiti della legge di alcuni editori, come la violazione del diritto di sciopero». È quanto si legge in una mozione approvata al termine dei lavori dell’assemblea che è svolta a Roma mercoledì 5 giugno 2024.
«Il Consiglio – prosegue il documento – considera che lo scioglimento del nodo del conflitto di interessi nel mondo dell’informazione, mai affrontato dal 1994, non possa più essere rimandato. Il Paese ha bisogno di una buona e libera informazione, a partire dal servizio pubblico dal quale gli appetiti dei partiti devono essere tenuti lontani».
Il Consiglio ritiene, inoltre, che «non sia più rimandabile un nuovo impianto normativo nazionale che garantisca all’intero settore dell’informazione indipendenza e futuro, a partire dalle risorse sulle quali va avviato un confronto serrato con il governo».
Il Consiglio nazionale della Fnsi, infine, esprime solidarietà alle redazioni delle agenzie di stampa Agi e Dire, da tempo in stato di agitazione per le rispettive vicende.