domenica, Dicembre 22

Violenza sulle donne, i dati dell’Osservatorio Step sui media: un racconto che deve essere messo meglio a fuoco

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Dall’analisi di circa 50mila articoli emerge «una rappresentazione spesso distorta» del fenomeno. «A volte si fa fatica a capire chi è che commette reati e la vittima non sempre è presentata come tale», ha evidenziato la professoressa Flaminia Saccà, dell’Università La Sapienza, presentando mercoledì 27 novembre 2024 in Fnsi i risultati dello studio.

La rappresentazione sui media della violenza contro le donne è spesso «una rappresentazione distorta, che ha bisogno di essere messa meglio a fuoco». E, anche se dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin il tema è arrivato all’attenzione di tutte e tutti, «c’è ancora molto lavoro da fare per arrivare a un racconto davvero corretto». Così la professoressa Flaminia Saccà dell’Università La Sapienza di Roma presentando, mercoledì 27 novembre 2024, i primi dati dell’Osservatorio Step – Ricerca e Informazione sul racconto giornalistico della violenza alle donne, l’Osservatorio nazionale indipendente nato nel 2023 da un accordo di collaborazione fra il Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione della Sapienza e le Commissioni pari opportunità di Fnsi, Cnog e Usigrai, l’associazione Giulia Giornaliste, il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa dell’Università della Tuscia.

«Un tema, quello della violenza contro le donne, che non dovrebbe avere colore politico», ha evidenziato Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, che ha illustrato i temi su cui si concentra il lavoro della Bicamerale.

«Abbiamo analizzato circa 50mila articoli – ha spiegato ancora Saccà – e quello che emerge è che la rappresentazione non è sempre a fuoco, spesso si fa fatica a capire chi è che commette reati e la vittima non sempre è presentata come tale. Quando si parla del maltrattante di solito c’è una razionalizzazione nel rappresentarlo: si racconta che c’è un uomo che ha agito con violenza soprattutto se è un immigrato. La donna invece viene ancora rappresentata come sola, giovane e molto fragile: è una rappresentazione distorta che ha bisogno di essere messa meglio a fuoco».

All’incontro, aperto dai saluti di Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi e moderato dalla presidente della Cpo Fnsi, Mara Pedrabissi, hanno partecipato anche Silvia Garambois e Serena Bersani di Giulia Giornaliste, Monica Pietrangeli per la Commissione pari opportunità dell’Usigrai, le componenti del Coordinamento della Cpo Fnsi Antonella Mariotti, Vanna Palumbo, Mimma Caligaris, Veronica Deriu, Francesca Forleo.

A chiudere il dibattito ospitato nella sede del sindacato gli interventi del presidente Fnsi, Vittorio di Trapani e della segretaria del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Paola Spadari. Durante i lavori è stato anche proiettato un contributo video dello scrittore e drammaturgo Stefano Massini.

PER APPROFONDIRE
Allegata di seguito la sintesi della presentazione dei dati dell’Osservatorio curata dalla professoressa Flaminia Saccà.

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