Domani a Perugia flash-mob dell’Asu per la libertà di stampa e contro gli attacchi ai giornalisti
Manifestazione con l’Ordine dei giornalisti dalle ore 12.00 in Piazza Italia davanti alla Prefettura
L’Associazione Stampa Umbra sarà in Piazza Italia, davanti alla sede della Prefettura, martedì 13 novembre alle ore 12.00 per il flash-mob “#giùlemanidall’informazione” a sostegno della libertà di stampa e contro gli attacchi ai giornalisti.
“Chiamiamo i colleghi, ma anche gli esponenti della società e delle istituzioni che si riconoscono nell’articolo 21 della Costituzione, a condividere la reazione di una categoria che non può più tollerare gli attacchi volgari e i toni offensivi provenienti da esponenti del Governo e di partiti politici contro i giornalisti e l’informazione”, afferma il presidente dell’Asu Marco Baruffi a nome del consiglio direttivo del sindacato regionale, nel sottolineare “l’urgenza di respingere pubblicamente i comportamenti irresponsabili con cui si scredita il lavoro giornalistico, si tenta di imbavagliarlo e si espone chi lo pratica a rischi per la propria incolumità nell’esercizio quotidiano della professione, alimentando diffidenza e risentimento con un linguaggio dell’odio inaccettabile”.
Perugia sarà uno dei capoluoghi italiani nei quali i giornalisti scenderanno in piazza in contemporanea per rispondere all’appello della Federazione Nazionale Stampa Italiana, condiviso dall’Ordine dei Giornalisti anche in Umbria, a opporsi con la propria faccia e la propria dignità a degenerazioni che rischiano di consegnare il nostro Paese ai livelli di inciviltà, imbarbarimento e intolleranza che non possono avere cittadinanza in una democrazia evoluta.
“Anche nella nostra regione – puntualizza il presidente dell’Asu – dobbiamo rafforzare gli anticorpi che ci permettano contrastare e allontanare dalla professione del giornalista, dai luoghi e dai modi nella quale si esercita, la tentazione di sottrarre alla conoscenza dei cittadini la realtà dei fatti attraverso la riduzione delle voci dell’informazione e l’intimidazione di chi svolge un mestiere tutelato dalla Costituzione”.
“L’invito ai colleghi giornalisti che intendano partecipare alla manifestazione – conclude Baruffi – è di venire muniti del tesserino professionale, per esibire pubblicamente tutto l’orgoglio di appartenere a una categoria che ha il diritto di svolgere il proprio ruolo nella società ed essere rispettata per l’indispensabile contributo democratico che assicura in ogni comunità, svolgendo con passione un mestiere difficile e scomodo”.