12.06.2018 – L’Associazione Stampa Umbra e il Gus hanno presentato alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e alle altre associazioni regionali di stampa una piattaforma negoziale per la tutela della professione giornalistica nella pubblica amministrazione e per la definizione del relativo profilo professionale, che è stata firmata da giornalisti dipendenti degli uffici stampa di tutti i principali enti pubblici dell’Umbria, dalla Regione alle Province, dai Comuni al comparto della Sanità.
L’obiettivo è di contribuire, grazie alle competenze, alle esperienze e alla sensibilità dei colleghi della nostra regione, alla trattativa che la Fnsi affronterà in sede di commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale del personale del comparto delle funzioni locali.
Base della piattaforma è il contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi, che deve essere difeso laddove applicato attraverso la massima tutela dei colleghi e deve essere trasferito con i suoi istituti principali all’interno del contratto di lavoro del giornalista della pubblica amministrazione, che sarà oggetto del confronto tra Fnsi e Aran.
Gli obiettivi di Asu e Gus condivisi dai colleghi degli uffici stampa umbri sono la salvaguardia e la valorizzazione del mestiere giornalistico nella pubblica amministrazione, attraverso la garanzia di un adeguato inquadramento professionale ed economico degli addetti all’ufficio stampa.
In questo contesto è prioritario che ai giornalisti della pubblica amministrazione vengano attribuite esclusivamente competenze e mansioni riconducibili alla propria professione, con una necessaria evoluzione multimediale, e siano escluse funzioni che non sono in diretto rapporto con il mestiere, ritenendo tuttora fondata la suddivisione tra informazione e comunicazione istituzionali introdotta dalla legge 150/2000 e ribadita anche dal Testo Unico dei Doveri del Giornalista.
“E’ di fondamentale importanza che la Fnsi sia stata riconosciuta per la prima volta nel contratto collettivo nazionale per il personale delle funzioni locali come sindacato rappresentativo dei giornalisti e sia stata, quindi, ammessa alla commissione paritetica per la classificazione del personale della pubblica amministrazione” affermano il presidente dell’Asu Marco Baruffi e la presidente del Gus Donatella Binaglia.
“L’aspettativa – proseguono – è che il sindacato nazionale sappia difendere la legittima applicazione del contratto giornalistico Fieg-Fnsi e sappia valorizzare la professione giornalistica nel pubblico impiego, ottenendo nella trattativa con Aran il riconoscimento delle condizioni operative ed economiche imprescindibili per assicurare una corretta informazione sull’operato delle istituzioni, a tutela del diritto dei cittadini di conoscere l’azione di governo delle amministrazioni”.
“Ringraziamo tutti i colleghi degli uffici stampa dell’Umbria – sottolineano Baruffi e Binaglia – che, con una importante dimostrazione di unità di vedute e intenti con il sindacato regionale, hanno condiviso gli obiettivi di tutela e valorizzazione della professione giornalistica nel pubblico impiego”.
“Invitiamo pertanto la Fnsi – concludono i presidenti di Asu e Gus – a tenere in adeguata considerazione le posizioni che sono state espresse con chiarezza e convinzione dai giornalisti degli uffici stampa pubblici dell’Umbria, iscritti per la quasi totalità al sindacato”.
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PROFILO DEL GIORNALISTA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Proposta di Asu, Gus e giornalisti degli uffici stampa dell’Umbria
L’Associazione Stampa Umbra, il Gus e i giornalisti degli uffici stampa pubblici dell’Umbria riaffermano l’importanza del lavoro giornalistico nella pubblica amministrazione esercitato da iscritti all’Ordine professionale, come garanzia di una informazione corretta, finalizzata ad assicurare la massima trasparenza rispetto all’operato delle istituzioni e la salvaguardia del diritto dei cittadini a essere tempestivamente informati sull’azione di governo.
L’Associazione Stampa Umbra, il Gus e i giornalisti degli uffici stampa pubblici dell’Umbria esprimono forte preoccupazione sull’applicazione dell’ipotesi di contratto collettivo del comparto Regioni-Enti Locali, sottoscritto da Aran e dalle organizzazioni sindacali di categoria.
Condividono, pertanto, il percorso recentemente intrapreso dalla FNSI che ha portato alla impugnazione del suddetto contratto allo scopo di definire, in attuazione alla legge 150/2000, un profilo professionale del giornalista della pubblica amministrazione che realmente ne valorizzi la professionalità e ne tuteli l’autonomia.
Ribadiscono in tale contesto la necessità che, nella massima chiarezza di obiettivi, l’azione della FNSI, in rappresentanza degli interessi dei giornalisti, sia esclusivamente rivolta a:
- favorire l’ingresso nella pubblica amministrazione di giornalisti iscritti all’Ordine nazionale e l’emersione del lavoro giornalistico;
- sostenere l’applicazione del contratto Fnsi – Fieg o la predisposizione di un contratto giornalistico nel pubblico impiego e difendere i contratti Fnsi-Fieg attualmente applicati nella pubblica amministrazione;
- definire uno specifico profilo del giornalista della pubblica amministrazione che preveda, nel contesto dell’applicazione della contrattazione di settore, un adeguato inquadramento professionale ed economico dei colleghi per la specificità del lavoro che svolgono, favorendo attraverso queste condizioni l’esercizio in esclusiva del mestiere giornalistico per l’ente di riferimento;
Nella prospettiva dell’apertura della trattativa con l’Aran, Asu, Gus e giornalisti degli uffici stampa pubblici dell’Umbria chiedono alla Fnsi:
- di cancellare e riscrivere il profilo professionale del giornalista inserito nel contratto collettivo del comparto Regioni-Enti Locali e i profili che riguardano la professione giornalistica attualmente contenuti nei contratti delle Amministrazioni centrali, della Sanità e della Scuola, sostituendo una formulazione unica per tutti i comparti;
- che sotto la denominazione “Giornalista” che opera nella P.A. vengano ricomprese esclusivamente competenze e mansioni riconducibili all’attività giornalistica ed escluse possibili ulteriori funzioni che non sono in diretto rapporto con la professione, ritenendo tuttora fondata la suddivisione tra informazione e comunicazione istituzionale introdotta dalla legge 150/2000, che resta l’unico riferimento normativo vigente per disciplinare il lavoro dei giornalisti nella pubblica amministrazione, e ribadita anche dal Testo Unico dei Doveri del Giornalista;
- di prevedere una norma ad hoc che salvaguardi l’applicazione del contratto Fieg-Fnsi ai giornalisti della pubblica amministrazione ai quali attualmente è riconosciuta questa regolamentazione del rapporto di lavoro, a tutela dei diritti legittimamente acquisiti e della posizione economica di miglior favore;
- che, in coerenza con la legge professionale 69/1963, con la legge 150/2000, con il decreto del Presidente della Repubblica n. 422/2001, con la direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica 7 febbraio 2002, con il protocollo d’intesa con l’Anci del 2017, con le Carte deontologiche che regolano il mestiere e con una necessaria evoluzione multimediale dell’informazione istituzionale, la nuova formulazione del profilo professionale del giornalista della pubblica amministrazione preveda mansioni di competenza esclusiva dei giornalisti iscritti all’Ordine professionale, quali:
– gestione dei rapporti con gli organi di informazione;
– redazione di testi giornalistici, organizzazione di conferenze stampa, incontri ed eventi stampa;
– realizzazione di una rassegna stampa quotidiana o periodica;
– coordinamento e realizzazione della agenzia di informazione, della newsletter istituzionale e di altri prodotti editoriali di informazione istituzionale;
– realizzazione e diffusione agli organi di informazione di foto, produzioni video e produzioni radiofoniche sugli argomenti oggetto di comunicati stampa, conferenze stampa, eventi stampa e attività degli organi istituzionali della pubblica amministrazione;
– pubblicazione sul portale internet e sui canali social dell’ente delle notizie oggetto di informazione istituzionale, conferenze stampa, eventi stampa;
– gestione dell’informazione istituzionale di emergenza;
– realizzazione di web tv a carattere informativo sull’attività dell’ente;
- che nelle more della definizione di un contratto giornalistico del pubblico impiego, nel profilo professionale la specialità del lavoro giornalistico sia riconosciuta in termini operativi ed economici con un inquadramento del personale dell’ufficio stampa che preveda:
– posizione economica iniziale D, con riconoscimento tendenziale del livello D3 in ragione della specificità professionale, e previsione di una norma di accesso per il personale attualmente inquadrato in categorie inferiori;
– previsione dell’incarico dirigenziale per il capo ufficio stampa (o in subordine di posizione organizzativa o alta professionalità al massimo livello retributivo previsto dal vigente contratto) che in quanto coordinatore dell’attività e direttore responsabile della testata dell’ente, deve essere necessariamente inquadrato con contratto di lavoro subordinato (almeno al livello D5 – D6), escludendo contratti di collaborazione o prestazioni occasionali;
– autonomia nell’organizzazione e modalità di lavoro tecnico professionale. dipendenza diretta dell’ufficio stampa da un organo istituzionale di vertice.
– garanzia dei diritti legittimamente acquisiti e della posizione economica di miglior favore rispetto alla suddetta regolamentazione dei rapporti di lavoro;
– reclutamento attraverso una selezione affidata a una commissione giudicatrice nella quale sia obbligatoria la presenza di giornalisti professionisti di comprovate competenza ed esperienza;
– applicazione di uno specifico regime di flessibilità dell’orario di lavoro settimanale, per adeguarlo alle esigenze di copertura giornalistica dell’attività istituzionale e alle dinamiche delle testate quotidiane, radiotelevisive e web, con il riconoscimento economico in busta paga di straordinari, reperibilità e lavoro festivo;
– contribuzione all’Inpgi;
– riconoscimento dell’iscrizione alla Casagit per i giornalisti contrattualizzati con rapporto di lavoro dipendente o contratto di collaborazione;
– possibilità di adesione al Fondo di Pensione Complementare dei giornalisti;
– riconoscimento del diritto alla rappresentanza sindacale, con la previsione dei permessi sindacali e della trattenuta in busta paga della quota di adesione alla Fnsi;
– divieto di esercizio delle attività professionali nei settori della carta stampata, radiotelevisivo, radiofonico, web e delle relazioni pubbliche, con possibilità di deroghe, che, a giudizio della pubblica amministrazione di riferimento, non determinino conflitto di interesse con l’incarico nell’ufficio stampa;
– riconoscimento della partecipazione all’attività di formazione prevista dall’Ordine dei Giornalisti quale assolvimento dell’obbligo formativo a carico dei dipendenti della pubblica amministrazione;
- che venga riconosciuta la titolarità della Fnsi a rappresentare in via esclusiva i giornalisti all’interno della pubblica amministrazione in ogni trattativa che riguardi la gestione del personale dell’Ufficio Stampa;
- di assicurare il massimo coinvolgimento delle associazioni regionali di stampa nel percorso decisionale che riguardi, oggi e in futuro, le trattative in sede Aran.
Asu, Gus e giornalisti degli uffici stampa dell’Umbria rinnovano la disponibilità a contribuire con le proprie professionalità e le proprie esperienze al lavoro della Fnsi, riconoscendone pienamente il ruolo di rappresentanza sindacale della categoria.
Perugia, 15.05.2018
Giampietro Angelini – Giunta Regione Umbria
Francesco A. Arcuti – Giunta Regione Umbria
Marco Baruffi – Comune di Città di Castello
Simonetta Battistoni – Giunta Regione Umbria
Tiziano Bertini – Assemblea legislativa Regione Umbria
Donatella Binaglia – Provincia di Perugia
Anna M. Buoninsegni – Comune di Gubbio
Romano Carloni – Comune di Foligno
Marta Cicci – Giunta Regione Umbria
Massimiliano Cinque – Provincia di Terni
Luca Comodi – Comune di Gualdo Tadino
Davide Fabrizi – Comune di Spoleto
Annalisa Fasanari – Comune di Orvieto
Giorgio Galvani – Comune di Città di Castello
Ida Gentile – Giunta Regione Umbria
Paolo Giovagnoni – Assemblea legislativa Regione Umbria
Maria Luisa Lucchesi – Comune di Perugia
David Mariotti Bianchi – Assemblea legislativa Regione Umbria
Luigina Miccio – Comune di Magione
Paolo Millefiorini – Comune di Norcia
Marco Paganini – Assemblea legislativa Regione Umbria
Sebastiano Pasero – Comune di Terni
Marco Rambaldi – Comune di Spoleto
Alberto Scattolini – Assemblea legislativa Regione Umbria
Sergio Spaccapelo – Comunità Montana Alta Umbria
Elena Teatini – Provincia di Perugia
Alberto Tomassi – Ausl Umbria 2