«L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti dell’agenzia Dire «si unisce alla mobilitazione dei grafici e indice uno sciopero per lunedì 13 maggio, in contemporanea con l’astensione dal lavoro decisa dalle colleghe e dai colleghi contro il piano di 7 esuberi annunciato dall’azienda». È quanto si legge in una nota pubblicata anche sul sito web dell’agenzia di stampa domenica 12 maggio 2024.
«Ricordiamo – proseguono i giornalisti – che i grafici hanno accettato oltre due anni di contratti di solidarietà per collaborare al risanamento delle finanze aziendali. L’assemblea esprime così piena solidarietà ai grafici e ribadisce l’appello all’azienda a ritirare i licenziamenti che gravano su una realtà redazionale che già soffre le conseguenze dei giornalisti e delle giornaliste licenziate lo scorso 28 dicembre. Cogliamo dunque l’occasione per chiedere all’azienda, inoltre, il loro totale reintegro: in una fase di rilancio così necessaria per la nostra agenzia, riteniamo necessario considerare l’investimento nelle risorse umane assolutamente prioritario».
A seguito dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo nel settore grafici dell’agenzia Dire, le Rsa e le sigle sindacali di Slc-Cgil, Fistel Cisl e Uilcom hanno proclamato lo stato di agitazione, approvato dall’assemblea dei dipendenti-grafici con un pacchetto di 5 giorni di sciopero; la prima giornata è stata indetta per lunedì 13 maggio 2024, intero turno di lavoro.
«La procedura di licenziamento collettivo è stata intrapresa nonostante le innumerevoli proposte dai sindacati per scongiurare l’apertura della procedura di mobilità, mai prese in considerazione dall’azienda ed a seguito di un periodo di sacrifici da parte del settore durato circa due anni e mezzo e di una interlocuzione costante ma infruttuosa», spiegano le sigle sindacali.
«Nel registrare totale chiusura da parte dell’azienda e la precisa volontà di mandare a casa sette dipendenti chiediamo con forza – sottolineano i sindacati e le Rsa – il ritiro della procedura di mobilità e il ritorno a un tavolo di confronto tra azienda e sindacati. Chiediamo, inoltre, informazioni precise sul reale stato di salute dell’agenzia, anche alla luce delle recenti promozioni e assunzioni effettuate in questi mesi e dopo i diversi licenziamenti avvenuti in agenzia in tempi recenti».
Ai giornalisti in sciopero per la dignità del loro lavoro e di quello dei colleghi grafici va la solidarietà della Federazione nazionale della Stampa italiana e dell’Associazione Stampa Romana.