«L’Agi non si svende»: con questo e altri slogan e cronisti dell’Agenzia Giornalistica Italia hanno manifestato nella mattinata di mercoledì 3 aprile 2024 in piazza della Rotonda a Roma contro l’ipotesi della cessione della loro agenzia.
«Ci opponiamo fermamente all’ipotesi di vendita da parte dell’Eni al Gruppo Angelucci – ha detto Serenella Ronda del Cdr dell’Agi – non solo perché temiamo per i nostri posti di lavoro ma soprattutto perché temiamo per la fine della nostra autonomia, indipendenza e libertà».
Un altro componente del Cdr dell’Agi, Andrea Managò, ha aggiunto: «Si parla da settimane di una possibile vendita a un gruppo editoriale che fa capo a un parlamentare di centro-destra che già detiene tre giornali, sarebbe stato lo stesso se fosse stato un parlamentare di un altro schieramento. Chiediamo certezza sul nostro futuro e di poter rimanere un’agenzia di stampa, che essendo fonte di informazione primaria, è libera, pluralista, terza e imparziale».
Al sit-in hanno partecipato anche Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, e il presidente Vittorio di Trapani. «L’Italia ha un grosso problema – ha detto Costante – che si chiama conflitto di interessi. Non è stato risolto e non sarà risolto neppure questa volta. La Fnsi è al fianco dei colleghi dell’Agi, e insieme a loro lotterà affinché l’Agenzia Italia non cada in mani sbagliate».
Al presidio erano presenti numerosi esponenti politici dell’opposizione, come i parlamentari del Pd Andrea Orlando e Giuseppe Provenzano, Pierluigi Bersani, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il leader di Azione Carlo Calenda, il segretario di +Europa Riccardo Magi e il presidente del M5s Giuseppe Conte.
PER APPROFONDIRE
Il video riepilogativo del sit-in è disponibile sulle pagine Facebook e Instagram della Fnsi.