L’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e l’Associazione Stampa Umbra valutano con estrema preoccupazione quanto accaduto nella mattinata di oggi, giovedì 5 ottobre, nell’ambito di una vicenda che ha riguardato da un lato il questore di Perugia, dottor Francesco Messina, e dall’altro un giornalista invitato a una conferenza stampa all’interno dei locali della Questura. Al momento di avviare l’incontro lo stesso questore, per motivi non meglio chiariti e che comunque non modificano i contorni della vicenda, ha invitato il giornalista ad allontanarsi, palesando quindi, con parole e con gesti, la propria intenzione di non averlo tra i cronisti presenti nella sala utilizzata per la conferenza-stampa.
Pure a fronte del successivo annullamento della conferenza e dell’emanazione di un comunicato che ha comunque informato i cronisti nel merito di un’operazione di Polizia, stupisce l’evidente violazione da parte di un funzionario dello Stato, tenuto per ruolo e osservanza professionale al rispetto della legge, di una norma costituzionale di assoluto rilievo, quell’articolo 21 che ai primi due commi recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure».
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria Roberto Conticelli e il presidente dell’Associazione Stampa Umbra, Marta Cicci, auspicano che la vicenda trovi immediata soluzione con un gesto da parte del questore che sia di rispettoso chiarimento nei confronti del collega coinvolto e in direzione del più ampio e inalienabile diritto di cronaca in capo ai cronisti e all’opinione pubblica.