Oggi, 14 aprile 2015, presso la sede dell’Associazione Stampa Umbra, l’Assemblea regionale dei lavoratori autonomi ha eletto i propri rappresentanti.
La Commissione regionale per il lavoro autonomo, risulta composta da:
Chiara Ceccarelli
Francesca Marruco
Rosaria Parrilla
Francesca Marruco, coordinatrice della Commissione regionale, è stata eletta rappresentante nella Commissione nazionale lavoro autonomo e – insieme a Chiara Ceccarelli – rappresentante nell’Assemblea nazionale lavoro autonomo.
L’Assemblea ha approvato all’unanimità il seguente documento:
“L’assemblea regionale dei giornalisti autonomi e precari dell’Umbria, in occasione dell’elezione dei propri rappresentanti nella Commissione Nazionale e Regionale e nell’Assemblea Nazionale lavoro autonomo:
– Evidenzia l’urgenza di avere risposte, non più rimandabili, per quel 62,6% in aumento di colleghi che lavorano attivamente e che aspettano di vedersi finalmente riconosciuta una pari dignità reale, e non solo a parole, rispetto ai colleghi con un contratto da lavoro dipendente.
– Chiede la piena attuazione, ad ogni livello, aziendale, regionale e nazionale, della mozione sul lavoro autonomo approvata a larghissima maggioranza al 27 congresso Fnsi di Chianciano. Chiede altresì la convocazione entro giugno di una conferenza organizzativa sulle problematiche del lavoro autonomo e della precarietà per sviluppare nuove proposte e una piattaforma operativa.
– Ribadisce la necessità di conferire una centralità reale con ruoli effettivi alla rappresentanza del lavoro autonomo nei vari organismi di categoria, prevedendo la partecipazione di questa rappresentanza anche nel processo di costruzione del prossimo contratto, partendo dall’importante lavoro svolto dalla Commissione e dall’Assemblea Nazionale lavoro autonomo.
– Chiede la riapertura del dibattito sull’equo compenso dopo la bocciatura del Tar del Lazio della delibera di attuazione sulle legge e chiede una nuova delibera che rispecchi realmente i dettami della legge e ora anche della sentenza del Tar. Per lo stesso motivo chiede anche che venga ridiscusso l’accordo sul lavoro autonomo stipulato nel 2014 con gli editori per la parte inerente le modalità di retribuzione ispirate alla delibera sull’equo compenso, ora cassata dal Tar.
– Chiede che venga affrontata a risolta il prima possibile la questione della rappresentanza dei colleghi autonomi e precari della Campania, regione che al momento non risulta federata nel sindacato unitario dei giornalisti italiani”.