PERUGIA- 9 dicembre – A distanza di un anno dalla scomparsa l’Asu vuole ricordare il collega Marco Gardenghi che, come consulente del dipartimento sindacale dell’Associazione stampa umbra, tanto si è speso per aiutare molti colleghi della nostra regione, affiancandoli nei momenti più difficili della loro vita lavorativa e professionale. Marco si è sempre battuto apertamente ed in prima persona per il riconoscimento dei diritti dei giornalisti e per il mantenimento del loro posto di lavoro, rappresentando un punto di riferimento nel sindacato dove ha rivestito incarichi di prestigio sia in Emilia Romagna, sua regione d’origine, che a livello nazionale. Marco non si è mai tirato indietro nelle battaglie che si sono aperte in questi ultimi decenni sul fronte sindacale e ha sempre messo generosamente a disposizione della categoria le proprie competenze che hanno concorso a chiudere importanti vertenze nazionali e contribuito in modo significativo alla stesura dei contratti di lavoro della categoria. Impegno e competenze riconosciuti anche dalle controparti che in lui hanno sempre individuato un interlocutore preparato, capace ed affidabile. Aveva scelto l’Umbria come regione di adozione, amandone la cultura, il buon vivere, la gente: di questo ci sentiamo onorati. A distanza di un anno la sua assenza si fa sentire. Spesso ci viene in mente di consultarlo per un parere, un consiglio, un chiarimento, poi ci rendiamo conto che questo non è più possibile. Vogliamo però ricordarlo nell’anniversario della sua morte per ringraziarlo ancora di quello che ci ha insegnato sul piano sindacale ed umano. Un abbraccio dall’Asu alla moglie Vita ed alla figlia Elisabetta.