OGGETTO: Modalità di svolgimento delle attività di informazione istituzionale
Egregio Signor Sindaco,
Asu (Associazione Stampa Umbra), Gus (Gruppo Ufficio Stampa) e Ordine dei Giornalisti, nel congratularsi e formulare l’augurio di un proficuo lavoro ai nuovi sindaci che si sono insediati a seguito della recente tornata elettorale, colgono l’occasione per ricordare a tutti gli amministratori pubblici umbri alcuni presupposti ritenuti indispensabili per svolgere una corretta informazione e comunicazione istituzionale.
In particolare si ricorda e si sottolinea che le attività e le funzioni di informazione pubblica istituzionale sono regolate dalla legge 150/2000 e successive normative di attuazione le quali stabiliscono l’obbligo di utilizzare giornalisti iscritti all’Ordine. Previsione recepita, tra l’altro, dal protocollo d’intesa Anci, Asu, Ordine dei Giornalisti, Gus e Upi del 2012 e recentemente ribadito da Ordine, Asu, Gus e Anci che entro luglio apriranno ufficialmente il tavolo regionale per l’applicazione della legge 150/2000 e l’attuazione dell’ordine del giorno approvato dalla Camera (primo firmatario On. Walter Verini), nell’ambito della nuova legge sull’editoria.
Ne consegue che, qualora siano soggetti diversi da giornalisti iscritti all’Ordine a svolgere attività di informazione, si configurerebbe un esercizio abusivo della professione.
Del resto il rapporto tra Istituzioni e cittadini impone oggi un profondo mutamento nei sistemi e nelle modalità di comunicazione delle P.A. E la gestione dell’informazione, ispirata ai principi di chiarezza e completezza sui servizi offerti, deve garantire una migliore qualità del livello di conoscenza delle diverse attività e dei progetti degli enti territoriali, realizzando compiutamente il principio di trasparenza dell’azione politico-amministrativa e garantendo quindi la massima consapevolezza nella partecipazione sociale alla gestione democratica delle istituzioni.
Obiettivi che possono essere raggiunti solo se le attività di informazione e di comunicazione sono realizzate da strutture e da personale specializzato e a ciò formato. E questo a garanzia proprio dell’imparzialità e della qualità della stessa informazione istituzionale.
In concreto ne deriva che, per garantire il rispetto della legge ed anche per tutelare la dignità del lavoro giornalistico, che si conforma a precisi doveri stabiliti dalle normative e dalle Carte deontologiche, le comunicazioni dell’Ente pubblico rivolte agli organi di informazione non redatte da giornalisti non possano essere diffuse nella forma del comunicato stampa, ma eventualmente solo ed esclusivamente nella forma della dichiarazione pubblica, e che le conferenze stampa all’interno di un Ente debbano essere convocate dall’Ufficio Stampa, qualora presente.
Inoltre, vista la crisi che sta attraversando il settore giornalistico e il continuo utilizzo dei social media, ormai necessari anche nella comunicazione delle Istituzioni Pubbliche, sarebbe auspicabile che anche la gestione di tali strumenti sia affidata ad un giornalista, sempre al fine di ottenere una comunicazione trasparente e imparziale.
Siamo certi che si comprenderà la nostra esigenza di salvaguardare l’attività giornalistica e promuovere l’adozione delle corrette modalità di comunicazione nella Pubblica Amministrazione. Rimaniamo a disposizione per eventuali incontri e/o confronti al fine di approfondire le tematiche in oggetto e favorire una relazione costruttiva con l’Ente da Lei rappresentato.
Sarà tuttavia premura dei soggetti scriventi monitorare il panorama regionale e segnalare eventuali comportamenti anomali che, oltre a danneggiare la categoria, inficiano l’efficacia stessa dell’informazione istituzionale.
Salutiamo cordialmente e formuliamo i nostri migliori auguri di un proficuo lavoro.
I Presidenti
Marta Cicci
Donatella Binaglia
Roberto Conticelli