Cari colleghi, care colleghe,
il Direttivo dell’ASU ha recentemente eletto i suoi organismi dirigenti. L’alta affluenza al voto ed i consensi ottenuti dagli eletti hanno dimostrato che è stato promosso l’impegno ed il lavoro di chi ha guidato l’Associazione nel precedente mandato. Ne siamo onorati e vi ringraziamo.
Per quanto mi riguarda questo sarà il mio ultimo mandato. Vi informo sin da ora, perché rimanga nero su bianco, che non ci sarà una mia ulteriore disponibilità alla candidatura per il prossimo triennio. Ho ricevuto molto da questa esperienza, ma ritengo che, sulla base delle competenze che verranno acquisite, ci sia la necessità, doverosa e non più procrastinabile, di un ricambio generazionale ai vertici dell’Associazione. Occorre che i colleghi più giovani si impegnino direttamente nel sindacato dei giornalisti umbri, con forza e determinazione, per arginare la crisi strutturale che ha colpito il settore dell’informazione, nessuno escluso. Una crisi che deve rafforzare i legami all’interno della categoria, fra testate, diversi media, fra i colleghi, perché solo remando tutti nella stessa direzione, senza fughe in avanti, senza la messa in atto di piccole, miopi strategie per recintare il proprio orticello nella convinzione di preservarlo dal disastro, si potrà ottenere qualche risultato.
Il mio personale impegno, così come quello di tutti i membri del direttivo, sarà di lavorare in questa direzione, con la stessa tenacia, disponibilità, attenzione, ricerca delle soluzioni che ha caratterizzato il lavoro fatto finora.
Oggi il direttivo dell’ASU si è arricchito di due nuove presenze, quella di Francesca Marruco ed Alfredo Doni, che sono espressioni di due importanti realtà della nostra regione, quella dei precari e lavoratori autonomi e di una importante testata giornalistica locale. La loro presenza, le competenze di cui sono portatori, non potranno che arricchire l’azione del sindacato umbro. Un grazie ed un abbraccio vanno ai colleghi Ilaria Bosi e Andrea Baffoni che ci sono stati a fianco nel precedente mandato.
Marta Cicci