sabato, Novembre 23

Torino, giornalista della Stampa aggredito da militanti di estrema destra. Fnsi e Cnog: «Inaccettabile»

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Il cronista Andrea Joly è stato ‘affrontato’ nella serata di sabato 20 luglio davanti a un locale dove era in corso una festa con aderenti a Casa Pound. La solidarietà di Assostampa e Odg regionali, Cdr e Usigrai. Costante e Di Trapani: «Sciogliere le organizzazione neofasciste». Il 23 luglio presidio «in difesa della libertà di stampa garantita dalla Costituzione che vieta anche la ricostituzione del partito fascista».
Il giornalista della Stampa Andrea Joly è stato aggredito nella tarda serata di sabato 20 luglio 2024 all’esterno di un locale, a Torino, dove era in corso una festa con militanti di Casa Pound. In un video pubblicato sul sito web del quotidiano si vedono tre persone circondare e colpire Joly che, strattonato, finisce a terra. A quel punto si avvicinano altri personaggi. Qualcuno da lontano urla «lasciatelo», poi il cronista riesce a divincolarsi e ad allontanarsi.

L’aggressione ha suscitato la condanna di tutto il mondo politico e degli organismi di rappresentanza della categoria. «Dura condanna» per quanto accaduto viene espressa, in una nota congiunta, anche dalla Federazione nazionale della Stampa italiana e dall’Ordine nazionale dei giornalisti, che bollano l’accaduto come «l’ennesimo episodio di violenza e intolleranza nei confronti di cronisti».

Per Fnsi ed esecutivo dell’Ordine nazionale, che esprimono «vicinanza e solidarietà al collega Andrea Joly», si tratta di «un ulteriore segnale del clima ostile e d’insofferenza nei confronti dei giornalisti e del loro lavoro di informare». Ordine e Federazione della stampa sollecitano le forze dell’Ordine e la magistratura affinché sull’episodio sia fatta al più presto luce, individuando i responsabili, e chiedono la convocazione dell’Osservatorio sui cronisti minacciati.

La segretaria generale e il presidente della Fnsi, Alessandra Costante e Vittorio di Trapani, annunciano inoltre che «chiederanno alle autorità di attivarsi per valutare se esistono le condizioni per lo scioglimento di Casa Pound e di altre organizzazioni neofasciste».

Odg Piemonte e Subalpina: «Clima ostile, c’è astio verso l’informazione libera e corretta»
«L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e l’Associazione Stampa Subalpina esprimono solidarietà al collega Andrea Joly. La sua aggressione è l’ennesimo segnale del clima ostile e insofferente nel nostro Paese (ma non solo) verso i giornalisti e il loro lavoro di racconto della realtà. Il crescente astio per l’informazione libera e corretta sfocia sempre più spesso in aggressioni fisiche ai giornalisti, un metodo che riporta ad altre buie stagioni della nostra storia». È quanto si legge in un comunicato congiunto.
«Oltre a condannare questi episodi – prosegue la nota – Odg e Subalpina si fanno portavoce di un confronto serrato con la politica e la società civile per poter continuare ad esercitare senza se e senza ma la vera funzione del giornalismo, l’informazione sentinella di democrazia e chiedono che sull’episodio sia fatta al più presto luce, individuando i responsabili».

Ordine dei giornalisti del Piemonte e Associazione Stampa Subalpina annunciano quindi che saranno in presidio «in difesa della libertà di stampa garantita dalla Costituzione che vieta anche la ricostituzione del partito fascista». La manifestazione è in programma il 23 luglio.
«Saremo in piazza – si legge in un comunicato – per chiedere alle istituzioni di vigilare affinché episodi di questo genere non si debbano ripetere e per rispondere a chi pensa che con la violenza gratuita e ottusa si possano censurare le idee e le azioni».
Quanto all’aggressione a Joly, secondo l’Ordine e il sindacato «è un atto che testimonia ancora una volta il clima di crescente intolleranza nei confronti della libera informazione».

Usigrai: «Servono atti concreti a tutela della libertà»
«L’Esecutivo Usigrai, a nome delle giornaliste e dei giornalisti della Rai, esprime solidarietà e vicinanza al collega del quotidiano ‘La Stampa’ Andrea Joly, barbaramente aggredito dai militanti di un circolo neofascista di Torino, dove era in corso una festa di Casa Pound con fumogeni e fuochi d’artificio, come riporta il quotidiano torinese. Ci auguriamo che i responsabili vengano presto identificati e denunciati, preoccupa il fatto che esistano zone franche dove si può pestare un giornalista che, per strada, in un luogo pubblico, stava effettuando delle riprese. Servono interventi concreti da parte delle istituzioni a tutela della libertà di stampa e del diritto dei cittadini ad essere informati». Lo scrive in una nota l’Esecutivo Usigrai.

Il Cdr de La Stampa: «Inaccettabile deriva di violenza»
«Il Cdr de La Stampa trova inaccettabile la deriva violenta di questi gruppi, esprime la massima solidarietà al collega e chiede alle autorità che venga al più presto ripristinata la legalità spazzando via ogni rigurgito squadrista che ultimamente si è fatto più violento e sfacciato nei confronti della stampa e dei giornalisti. Chiede altresì alla politica di condannare in maniera ferma l’episodio. Non staremo a guardare e continueremo a denunciare chi fa della violenza e della prevaricazione i valori della propria esistenza». Così il Comitato di redazione della Stampa in una nota pubblicata anche sul sito web del giornale.

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