«Uno sciopero con il 75,50% di adesione certifica la condivisione tra colleghe e colleghi dei temi della protesta». Lo sottolinea l’Esecutivo Usigrai in una nota.
«Per effetto dello sciopero – prosegue il sindacato dei giornalisti Rai – è stata cancellata la maggior parte delle edizioni dei Tg mentre al Giornale Radio, dopo un’adesione del 96% dello sciopero del 27 aprile scorso, oggi circa il 95% dei giornalisti non ha firmato i pezzi in onda, le edizioni e i programmi, per sostenere lo sciopero Usigrai. Nonostante la protesta i cdr hanno garantito l’informazione sull’ennesima strage sul lavoro nel rispetto degli accordi sullo sciopero siglati con l’azienda. Ma l’azienda invece di intervenire sulle questioni poste dall’Usigrai, continua, sorda, a non chiarire quale progetto ha per l’informazione della Rai. Così come non spende una parola per difendere il lavoro delle redazioni e dei colleghi dai continui attacchi della politica».
«La mobilitazione dell’Usigrai – conclude la nota – ha avuto il sostegno di gran parte delle testate giornalistiche italiane e delle Associazioni regionali di stampa. E nella conferenza di oggi l’attenzione di tutta la stampa estera. Il tema della Rai e dello stato dell’informazione in Italia, grazie alla mobilitazione di tutti i giornalisti, è tornato al centro del dibattito nel Paese. La mobilitazione non si ferma qui». (Ansa, 6 maggio 2024)