Fnsi e associazioni territoriali di stampa denunciano che ai colleghi e alle colleghe del gruppo Corriere (Angelucci), titolare di una serie di edizioni locali, stanno arrivando le lettere di trasferimento a Perugia per chiusura delle sedi territoriali.
Cinque le sedi chiuse: Arezzo, Siena, Terni, Rieti e Viterbo.
Il nuovo collocamento a Perugia partirà dal 12 ottobre.
Fnsi e associazioni territoriali (Umbra, Toscana e Romana) ritengono incomprensibile l’atto unilaterale dell’azienda.
Di fronte al calo delle copie vendute non si risponde tagliando i presidi sul territorio.
Preparare le pagine di Viterbo Terni o Siena a Perugia non è la stessa cosa che prepararle, vivendo le dinamiche del territorio e sfruttandone i contatti.
Se era necessario chiudere le sedi si poteva ovviare con lo smart working usato in pandemia per garantire la produzione.
Una richiesta che il sindacato aveva avanzato al tavolo di confronto sugli ammortizzatori sociali (in pratica un taglio al costo del lavoro).
Chiediamo all’azienda di riprendere il confronto con il sindacato, sospendendo i trasferimenti, fermi restando i diritti dei colleghi e delle colleghe