domenica, Aprile 20

Accesso al credito per giornalisti freelance e collaboratori, CdA Inpgi vara prestiti di scopo. Fino a 2400 euro per strumenti di lavoro

0

“Si tratta – spiega una nota del CdA presieduto da Roberto Ginex, vice Mattia Motta e composto da Beppe Gandolfo, Stefano Gallizzi e Massimo Marciano – di una richiesta che raccogliamo dagli iscritti all’istituto e a cui diamo seguito. L’accesso al credito può aiutare i colleghi a crescere, anche in termini di competitività in un mercato del lavoro che, come noto, soffre di compensi troppo bassi”.

Il prestito funzionale, che avrà un importo compreso tra 200 e 2.400 euro, è un prestito infruttifero, destinato al rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di beni o servizi utili per svolgere al meglio la professione giornalistica. Inpgi attua da sempre forme di sostegno ai propri iscritti con lo scopo di favorire la crescita del percorso professionale per ottenere ricadute positive sull’intero sistema economico e sociale della categoria. “Questo è uno dei punti del programma che abbiamo presentato in campagna elettorale, raccogliendo le esigenze dei nostri iscritti”, dichiara il presidente Inpgi, Roberto Ginex. “Il Cda è impegnato a fornire il massimo supporto a tutti i colleghi che hanno minori tutele e capacità di accesso a credito. Il prestito funzionale è un segnale che la nuova governance dell’istituto vuole dare agli iscritti e punta a migliorare le condizioni dei freelance, incentivando l’aggiornamento professionale, la competitività e la professionalità della categoria”.

Dopo l’ok dato dal CdA il 16 aprile, il provvedimento avrà piena operatività tra un mese circa. “In questo lasso di tempo l’istituto metterà a punto il sistema informatico attraverso il quale si potrà fare richiesta” spiegano da via Nizza.

Il prestito potrà essere richiesto a partire dal secondo anno di iscrizione all’istituto, a condizione che siano rispettati alcuni requisiti: essere contribuenti in via esclusiva all’Inpgi al momento della domanda; essere in regola con le comunicazioni reddituali e con il versamento dei contributi previdenziali e non avere posizioni debitorie aperte nei confronti dell’Istituto; disporre di un reddito annuo compreso tra un minimo pari almeno al doppio dell’importo richiesto e un massimo di 25.000 euro. Come requisito per verificare il livello massimo di reddito potrà essere utilizzato anche l’indicatore di situazione economica equivalente – ISEE.

Con questo intervento, l’INPGI conferma il proprio impegno nel promuovere strumenti di sostegno alla crescita professionale dei propri iscritti e nel valorizzare il lavoro dei freelance, figura sempre più centrale nel panorama dell’informazione.

Pin It on Pinterest