giovedì, Novembre 21

Inpgi, nel 2023 patrimonio a quota 880 milioni con un avanzo di 46

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«Mentre la gestione sostitutiva è stata costretta all’assorbimento nell’Inps per la costante erosione degli iscritti, questa gestione ha visto, nell’arco del decennio, un incremento degli iscritti totali di oltre il 15% e del 19% per quanto riguarda gli attivi», si legge nella relazione al bilancio del Comitato amministratore.

Il patrimonio dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti che svolgono la professione in regime di lavoro autonomo, nel 2023 «supera gli 880 milioni, con una crescita dell’83%, rispetto al 2014», e l’avanzo di esercizio è pari ad oltre 46 milioni. Lo fa sapere l’Ente, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo per il 2023.

I dati degli assicurati, recita la relazione del Comitato amministratore all’esercizio 2023, mostrano «la crescita costante della gestione e l’irreversibilità del fenomeno di trasformazione del lavoro giornalistico da prevalentemente dipendente a fortemente autonomo. Mentre la gestione sostitutiva è stata costretta all’assorbimento nell’Inps per la costante erosione degli iscritti – si sottolinea – questa gestione ha visto, nell’arco del decennio, un incremento degli iscritti totali di oltre il 15% (da 40.534 a 46.910) e del 19% per quanto riguarda gli attivi (da 29.116 a 34.578)».

I liberi professionisti con obbligo di comunicazione reddituale sono stati 20.420 nel 2023 (erano 21.089 l’anno prima), e si assiste ad una lieve diminuzione dei guadagni: il loro reddito medio pro-capite annuo, scrive l’Inpgi, è risultato pari a 16.611 euro (dai 17.240 del 2022).

Per quanto riguarda, invece, le collaborazioni coordinate e continuative, i rapporti di co.co.co. denunciati hanno riguardato 5.698 giornalisti, (l’anno precedente erano 5.941) ed il loro reddito medio pro-capite annuo è risultato pari a 11.325 euro (in crescita, rispetto ai 9.371 euro del 2022).

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