Nella giornata di ieri allo stadio Curi di Perugia, nel corso della conferenza stampa indetta dal presidente Santopadre si è verificato l’ennesimo episodio che testimonia la scarsa collaborazione delle società professionistiche di calcio umbre con i media, nazionali e locali. Ai giornalisti convocati per l’occasione, è stato infatti impedito di fare domande alla fine delle dichiarazioni del presidente. L’episodio fa il paio con quello esattamente identico verificatosi prima delle feste di Natale a Terni, nel quale l’amministratore unico della Ternana Simone Longarini se ne andò senza consentire ai cronisti di fare domande motivando la decisione con il fatto che non fosse dell’umore giusto per rispondere.
Il Gruppo Umbro dell’Ussi intende stigmatizzare questi atteggiamenti, che oltre ad impedire ai giornalisti di svolgere correttamente il proprio lavoro, di fatto rendono palese la volontà di fare un uso strumentale dei media, esclusivamente come cassa di risonanza della propria posizione, senza permettere alcun contraddittorio e quindi fornendo un punto di vista soltanto parziale e limitato a coloro che dovranno fruire dell’informazione veicolata dai media, ovvero i tifosi.
Sia a Perugia che a Terni, inoltre, queste conferenze stampa monologo rappresentano “l’apice” di una serie di situazioni che coinvolgono i cronisti. A Perugia infatti, sono state spesso accompagnate da cadute di stile o attacchi diretti ai colleghi (tuttora costretti peraltro a passare sotto la Curva Nord per accedere alla sala stampa), mentre a Terni il meccanismo della comunicazione fra società e stampa trova ostacoli anche nelle situazioni ordinarie, come ad esempio la mancata consegna, a girone di ritorno ormai iniziato, degli accrediti annuali o il wi fi della tribuna stampa malfunzionante o guasto.
Il Gruppo Umbro dell’Ussi ritiene inaccettabile e ingiustificabile questo modo di gestire la comunicazione da parte di due società professionistiche ed auspica al più presto un incontro con le stesse per chiarire questi aspetti. Un incontro nel quale magari sottoporre a Perugia e Ternana una convenzione che regoli il rapporto fra società sportiva e media, sulla base delle indicazioni che arrivano dalla Lega di serie B. Incontro che in entrambi i casi, si continua a rinviare da oltre un anno, nel caso della Ternana addirittura con una convenzione già pronta e visionata, cui manca soltanto la firma.